L’essere umano è un animale diurno. Che ne vogliate o meno è così. Non me ne volete male.
Anche se lo contrastiamo e cerchiamo in tutti i modi di modificare i nostri normali ritmi restando svegli fino a a tardi e svegliandoci alle 2 di pomeriggio il nostro corpo non ci ascolta e rischiamo di incorrere in problematica molte grosse per l’organismo.
Molto spesso vi sono pazienti che si lamentano di soffrire di insonnia perché si svegliano alle tre di motte e non riescono più a riprendere sonno.
La mia risposta è sempre la stessa. É normale!
Il nostro metabolismo si sveglia ogni giorno verso le tre e incomincia a produrre ormoni per svegliarti, come è naturale che sia. I risvegli notturni precoci sono spesso provocati da cene e dopo cene particolarmente abbondati con la conseguenza che quando il nostro corpo incomincia a svegliarsi verso le tre trova tutto quello che hai mangiato ancora in circolo ed è pronto a partire prima che lo sia tu. Succede di conseguenza che la colazione e lo spuntino vengono saltati perché non si sente la fame e si viene sostenuti durante la mattina da ormoni adrenergici e stimolanti.
Quando questi calano dopo le tre di pomeriggio si incomincia a sentire di nuovo la stretta della fame, mangiando in un momento della giornata in cui sarebbe indicato mangiare meno, proprio per un naturale abbassamento del metabolismo.
La soluzione è seguire un tipo di dieta seguendo i propri cicli circaidiani.
Quindi ricordarsi di fare 5 pasti al giorno e tenersi leggeri la sera.
Se si ha mangiato adeguatamente durante il giorno, non si accorrerà in abbuffate notturne e serali.
Finché il nostro corpo non si adegua al nuovo stile di vita a cui lo sottoponiamo ci conviene ascoltarlo e seguire il nostro normale ritmo ciclo veglia-sonno.